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Drive, ovvero di come un bomber tamarro ti risolve ogni cosa

Tu guardi la locandina di Drive e dici oh sembra GTA, poi partono i titoli di testa e dici oh sembra GTA, poi vedi il giubbotto di Ryan Gosling e dici porca puttana è peggio.

discrezione, questa sconosciuta.

Ora no cioè, innanzitutto io mi dimentico puntualmente dell’esistenza di Gosling nonostante abbia visto e apprezzato la maggior parte dei film in cui è comparso (pure piccoli brividi, stronzi) quindi pure stavolta ho realizzato in ritardo massimo chi fosse e perché tutti si bagnassero a sentirlo nominare. E vabbe’ ochei, sembra che si accorgano solo ora che esista, si vede che tener presente che faceva il NAZISTA EBBREO non basta.

Detto ciò, Nicolas Winding Refn, è risaputo, è più tamarro di quel bomber là (mettetemici tutti i riferimenti culturali che volete, rimane una grezzata d’antologia e va riverita come tale), però insomma, spopola perché è un tamarro con pretese autoriali e mette d’accordo sia quelli con la sciarpetta che quelli che sanno a memoria le canzoni del Truceklan. A me rimane sempre il meh, sia con Pusher, che con Valhalla Rising che con Bronson, e stavolta poteva andar meglio e un po’ sì un po’ no un po’ sticazzi.

"poi famo na scena dove je infili nel naso un poster di vasco. in piano sequenza."

Ovvero. C’hai Bryan Cranston. C’hai Ron Perlman. C’hai Christina Hendricks, no meglio, c’hai LE TETTE di Christina Hendricks, eppoi c’hai il faccino da neonato un po’ ritardato di Gosling che ha pure un occhio a sghimbescio: se in tutto sto popò di gente non mi caghi di striscio i primi tre (no, a contar bene sono cinque) che cazzo di problema hai. Parliamone. Le tette della Hendricks a momenti sembra che non ci siano, è gravissimo. Cranston, mr. Breaking Bad (ma soprattutto il padre di Malcolm, volete mettere) ne esce benissimo ma davvero, è capace di cose ben migliori. Non ci sono le tette della Hendricks, non so se l’ho già detto. Ron Perlman è quello col faccione da maschera Tiki e ha un set di denti che tua nonna gli invidierebbe un sacco, e boh, pure lui ne esce benissimo ma ne volevamo di più. E in tutto ciò, come se non bastasse, NEANCHE UNA SCOLLATURA, ma neanche poca cioè proprio niente, Nicola, che problema hai, a frogio.

scova le differenze. (hint: sono due)

No ma poi davvero, a sentir lui, s’è girato tutti i distretti zozzi in cerca di una pornostar per la parte di Blanche ma nessuna andava bene, poi guarda caso guarda ci sta la Christina e subito dai va benissimo lei, perché ha UNO SGUARDO particolare, cioè maccosa. Per puntualizzare, la Hendricks compare sì e no per 5 minuti, di cui due buoni con mezza faccia coperta, quindi pochi cazzi insomma, è tutto uno zozzume. Cheppoi tutte le pornotizie di prima saranno finite a recitare la scena del martello, vista la performance offerta, che definire catatonica è un favore.

Tornando a Gosling boh, ancora non mi capacito che nel 2011 ti trovi davanti uno con lo stuzzicadenti in bocca e lo accetti pure di buon grado perché in effetti ci sta, io ancora non me lo spiego e ci sto male la notte, davvero. Poi non cambia faccia manco a pagarlo, roba che manco muove le sopracciglia a momenti, tipo che ora PRETENDO di sapere come sia la sua cumface, ma in ogni caso lordo di sangue fa la sua figura e noi ci accontentiamo.

Kitano, puppami la fava.

Poi, dico io, fallo bene il tamarro: finita la scena iniziale e con i titoli di testa parte questa roba, che è un tripudio di greveria elettronica deliziosa che fomenta assai; ma allora perché cazzo il resto del film ha i pezzi synth pop mosci come il prepuzio di un anziano? Capisco che devi far contenti anche quelli con i baffetti a ricciolo, ma insomma, non tradire la tua natura Nicola.

Poi oh, ritornando al bomber di prima, che, ormai mi pare chiaro, è protagonista indiscusso del film e mi pare d’aver pure capito che per colpa di esso Enzo Miccio sia in preda a convulsioni spastiche da giorni: mi spiegate che senso ha prodigarsi nel portare una maschera anche figa per evitare d’essere sgamato seppoi mi giri con quella roba addosso? No, perché se esiste una qualsiasi città in cui è normale incontrare gente così vestita mi ci trasferisco con la rincorsa.

Alla fine bon, nonostante tutto è probabilmente la cosa migliore che le miserrime sale italiane possano offrirvi al momento, quindi armatevi di stuzzicadenti, ché io intanto ho un certo giubbotto da comprare.

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